gamification didattica

Gamification didattica a scuola: apprendere giocando con il game based learning, le app e i serious game

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La gamification didattica consiste nell’uso di elementi tipici del gioco, del videogioco e del game design in contesti non propriamente ludici come la scuola, il marketing, la formazione aziendale, ma anche la salute e la politica.

Pubblicazioni accademiche come How gamification motivates: an experimental study of the effects of specific game design elements on psychological need satisfaction o Why we play games: four keys to more emotion without story confermano che il gioco appaga il bisogno di competenza e la significatività dei compiti svolti.

La gamification didattica si basa, infatti, sul principio che il gioco sia una forma di apprendimento naturale e divertente, in grado di aiutare gli esseri umani nei processi di memorizzazione.

Indice dei contenuti

Gamification didattica: cos’è in breve

Secondo la nota enciclopedia Treccani, il neologismo gamification didattica, o in italiano semplicemente “gamificazione”, sta a rappresentare una metodologia di apprendimento basata sul gioco capace di coinvolgere i partecipanti più di quanto farebbe un metodo tradizionale.

Secondo Bret Terril, che nel 2008 in qualità di senior director corporate development della gaming company Zinga sdoganò il termine, gamification didattica vuol dire: «Applicare le meccaniche dei giochi ad altre proprietà della realtà al fine di aumentarne l’engagement».

La gamification didattica, quindi, non significa rendere giocosa la lezione, quanto piuttosto stimolarne l’apprendimento con elementi tipici dei giochi e videogiochi.

Perché ci piace giocare?

Secondo Jane McGonigal (nota game designer, autrice del libro La realtà in gioco ed ex direttrice della Games research and development in California) l’attività del giocare tira fuori il meglio di noi.

Giocare stimola la motivazione, l’interesse, la creatività e sentimenti positivi che aiutano coloro che li provano nel compimento delle attività quotidiane. Addirittura, i ragazzini che giocano 1-2 ore al giorno a videogiochi come Halo o Call of Duty mostrerebbero migliori riflessi, una soglia dell’attenzione più alta e meno probabilità di soffrire di nevrosi.

In altri termini, secondo la game designer se traducessimo la gran parte dei compiti quotidiani in attività ludiche potremmo portarli a termine con maggiore motivazione e migliori risultati.

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La flow experience

Lo psicologo ungherese Mikaly Csikszentmihalyi ritiene che durante le fasi di gioco si manifesti una sorta di rapimento della mente, chiamato “flow experience”. Tale condizione rende il soggetto totalmente assorto nell’attività che sta svolgendo, procurandogli piacere. Ciò avviene perché, il più delle volte, i giochi prevedono una struttura semplice: c’è un compito da svolgere, è controllabile e dà un riscontro immediato, altresì una ricompensa che conferisce gratificazione.

Affinché la flow experience avvenga in modo ottimale è necessario però che i livelli del gioco siano articolati secondo la logica del climax, la quale per natura dà un senso di progressione. Quest’illusione porta i giocatori a una maggior concentrazione in grado di distoglierli dalle frustrazioni e preoccupazioni quotidiane. Ed ecco perché ci piace giocare.

Di contro, un eccesso di fatica minerebbe l’esperienza ludica alla base, provocando rabbia, frustrazione e ansia. Nel caso della formazione, infatti, non vi può essere apprendimento emotivo senza il giusto mix; dosare gli elementi di un gioco spetta a chi lo organizza, crea o sviluppa.

Il meccanismo della ricompensa

Come afferma il behaviorismo, le ricompense fissano i comportamenti molto di più delle punizioni. La gamification didattica, infatti, induce il soggetto a riprovare, insegnandogli che in caso di fallimento avrà una seconda opportunità. L’errore diviene, dunque, un’occasione per migliorarsi, una condizione rimediabile.

Nei giochi il soggetto vive un’impasse temporanea; nulla gli impedisce di riprovare e progredire secondo i propri tempi.

I ricercatori Neal e Jana Hallford descrivono quattro tipi di ricompense che è possibile ottenere col gioco:

Ciò che comunque rende i giochi e, nella fattispecie, i videogiochi davvero efficaci nei processi di apprendimento è il fatto di restituire un riscontro immediato delle proprie performance, elemento non di poco conto se si vuole mantenere un alto livello di coinvolgimento.

L’apprendimento, infatti, è un continuo processo di conferme e aggiustamenti, si basa sempre sul confronto tra l’output atteso e quello effettivamente raggiunto; soltanto correggendo i propri errori si può aggiustare il tiro.

L’importanza del punteggio

Ottenere un alto punteggio, confrontarlo con quello degli altri e, perché no, vantarsene con i colleghi, i compagni e gli amici soddisfa il bisogno di sfida tipico dell’essere umano, nonché la socialità che ne deriva. La gamification didattica, allora, accresce le competenze sociali, motivando enormemente gli studenti. Non utilizzarla nei processi di apprendimento risulterebbe poco strategico.

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Gamification didattica a scuola

Esistono molteplici strategie per implementare la gamification a scuola, ma la più semplice consiste nell’usufruire di piattaforme già esistenti che riducano il rischio di fallimento in quanto:

Non è da escludere però che l’insegnante desideri maggiore flessibilità o personalizzare l’esperienza per i propri studenti. In tal caso, dovrà avvalersi di meccaniche di gioco già rodate quali l’utilizzo di:

Come applicare la gamification didattica in classe

Per applicare la gamification didattica in classe è necessario seguire 5 semplici passaggi.

Definire gli obiettivi di apprendimento

Si tratta di stabilire quali siano le conoscenze e le competenze che s’intendono trasmettere agli studenti tramite il gioco.

Scegliere il gioco o il software più adatto

È fondamentale scegliere il gioco o il programma che meglio si adatta agli obiettivi di apprendimento, sia per ciò che concerne il livello degli studenti che il tempo a loro disposizione.

Progettare la gamification

Vanno definite in dettaglio regole, sfide, ricompense, feedback e modalità d’interazione del gioco in modo da renderlo coinvolgente, motivante e divertente.

Implementare gli elementi ludici

Gli elementi ludici vanno implementati in classe, nella pratica, monitorando il grado di coinvolgimento e i risultati conseguiti dagli studenti, così si potrà intervenire in caso di difficoltà o problemi.

Valutare i risultati

È opportuno, tramite un cross check, verificare se gli obiettivi di apprendimento sono stati raggiunti e se la gamification didattica ha avuto effetti positivi sul processo formativo.

Vantaggi

La gamification didattica presenta diversi vantaggi, sia per gli insegnanti che per gli studenti. Essa, infatti:

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Gli strumenti della gamification didattica

La gamification didattica utilizza alcuni strumenti per raggiungere i propri scopi educativi. A seguire alcuni esempi.

Game based learning

È una forma di apprendimento basata su giochi o videogiochi progettati per raggiungere un obiettivo educativo. Il game based learning può essere utilizzato sia come strumento complementare che sostitutivo della didattica tradizionale. Ad esempio, molti videogiochi affrontano temi come il bullismo, le migrazioni, le vittime di guerra, ecc.

Serious game

I serious game sono giochi o videogiochi pensati per formare, educare o insegnare la matematica, la storia, le lingue, ecc. In pratica, intendono educare tramite il divertimento.

Dai un’occhiata a 5 esempi di serious game.

Gamification app

Le gamification app permettono d’integrare gli elementi ludici con le altre attività didattiche come quiz, esercizi, project work, ecc. Alcuni consentono di creare badge, punti, livelli, classifiche, missioni e molto altro.

Esempi di gamification didattica

A seguire 4 esempi concreti di gamification didattica, pensati per la scuola.

Classcraft

Classcraft è una delle piattaforme di gamification didattica più famose. Ti permette di configurare diverse meccaniche di gioco come ad esempio classi, avatar, eventi, mappe, punti e molto altro.

Renovatio Quest

Renovatio Quest è un serious game gratuito ideato da Enea Montoli, docente di liceo a Milano. Il gioco rende più leggero e divertente lo svolgimento dei problemi di matematica e fisica e può essere utilizzato sia dagli studenti che dagli insegnati. 

Minecraft Education Edition

Minecraft è un noto videogioco open world che ti permette di esplorare luoghi virtuali composti da blocchi in stile Lego e d’interagire con altri giocatori. In Minecraft Education Edition puoi andare alla ricerca di minerali grezzi, fabbricare strumenti, oggetti e costruire strutture. Il gioco, di proprietà di Microsoft dal 2014, è disponibile su più piattaforme.

Nella sua versione education i ragazzi possono:

Ogni mappa è gratuita, ma per giocare occorre acquistare una copia del gioco al costo di una decina di euro. Minecraft è anche un buon modo per trascorre del tempo con i propri figli.

World Peace Game

World Peace Game è un gioco da tavolo ideato dal consulente educativo John Hunter. L’obiettivo è raggiungere la prosperità risolvendo i problemi del mondo con un minimo intervento militare, tutto il contrario di Risiko. Il gioco pone gli alunni delle elementari di fronte a problemi etici, originando “caos creativo”.

Entra nel mondo della gamification didattica, crea il tuo gioco!

La gamification didattica è una metodologia innovativa che utilizza il potere del gioco per rendere l’apprendimento più coinvolgente, motivante e divertente. Può essere applicata a diverse discipline e consente di sviluppare competenze trasversali.

Se vuoi entrare nel mondo della gamification didattica, creare il tuo gioco, utilizzare le nostre piattaforme e saperne di più, contattaci compilando il contact form qui in basso o chiamando al numero 095 5865339;  un team di esperti ti aiuterà nella definizione degli obiettivi di apprendimento ed eventualmente a gamificare le tue attività.

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